Percorso per il lago Covel e la cascata del Rio Vioz


Abbiamo iniziato le nostre escursioni proprio da questo percorso.
Si imbocca il sentiero N. 125, oltrepassando la Chiesa di San Rocco, a Peio paese. La salita è ripida da subito, ma la strada inizialmente asfaltata è molto ampia e si inoltra nel bosco, fino al dosso di San Rocco, luogo utilizzato per seppellire i soldati caduti su quelle montagne durante il primo conflitto mondiale. La strada prosegue diventando sterrata, ma ben tenuta, con canalette trasversali in legno per la raccolta e lo sgrondo delle acque, poste ad intervalli regolari.
Questo sistema, utilizzato in tutte le strade sterrate che abbiamo percorso nella zona, risolve il problema dello sgrondo delle acque, con una modalità compatibile con l'ambiente circostante ed economico, visto che il materiale utilizzato è il legno e serve a prevenire il fenomeno erosivo dell'acqua e il formarsi di solchi che renderebbero impraticabile la strada. Problema, che purtroppo abbiamo avuto modo di vedere in molti sentieri delle nostre zone.
Prima d'ora non eravamo mai stati a Peio e dicevo che questo è il primo sentiero su cui camminiamo. La prima impressione è davvero ottima. La bellezza dei luoghi è valorizzata dalla cura che gli abitanti e il Parco Nazionale gli dedicano. Oltre alle canalette, un pò ovunque troviamo panche, tavoli e fontane in legno di Larice, che ci fanno sentire davvero benvenuti e coccolati.
Il Larice, dal legno rossiccio e resistente all'umidità, è l'unica specie fra le conifere ad non essere un sempreverde ma ad avere foglie decidue.
Lungo il percorso incontriamo molti masi, le tipiche abitazioni contadine delle famiglie trentine composte dalla stalla, dalla cucina per cuocere il formaggio, oggi per lo più ristrutturate e utilizzate a scopo residenziale.
Usciamo su una radura e davanti a noi svetta l'imponente Monte Vioz, con la sua teleferica che sale.
Prima di arrivare a Malga Covel, deviando a sinistra per il sentiero N. 127 si arriva alla cascata Cadini. Il sentiero è ripido e stretto, pertanto sono necessari scarponi e racchette, per una salita e discesa in sicurezza.
Lo scroscio dell' acqua di un ruscello ci guida fino al lago di Covel. E' un bacino naturale, non molto grande che ospita una nutrita colonia di Sanguinerola, raro ciprinide di alta montagna.
Più in là la cascata del Rio Vioz che alimenta il lago, si infrange al suolo con fragore, vaporizzando le sue acque.
Attraversiamo un ponte di legno e percorriamo un sentiero pianeggiante fino a tornare alla Chiesa di San Rocco.
Tutti i sentieri sono ben segnalati e perdersi qui risulta molto difficile.


Nel bosco attrezzato


Maso e ruscello

Ruscello

Abete bianco

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Fontana in tronco di Larice


Larice
Maso




Aconito napello

Lago di Covel


Sanguinerola



Cascata di Rio Vioz


Vaporizzazione dell'acqua


Percorso di ritorno



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