Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2018

Cogolo

Immagine
Cogolo Cogolo è la cittadina principale  della  Val di Peio,  sede del Comune e del Parco Nazionale dello Stelvio. Qui abbiamo pernottato gli ultimi tre giorni della vacanza, sperimentando una collocazione più mondana, rispetto alla precedente di Peio paese,    riservata e silenziosa. Il paese è accogliente e pieno di iniziative culturali e di intrattenimento. Passeggiare nelle vie su cui si affacciano le tipiche abitazioni di montagna con i davanzali colorati di gerani e surfinie e i giardini-orto traboccanti di fiori ed ortaggi è stato particolarmente piacevole. Salta agli occhi la cura che gli abitanti riservano ai loro luoghi, sia per il proprio piacere personale, sia per rendere accogliente e bello lo spazio per i turisti. Gli orti-giardini privati che abbiamo visto tra Cogolo e Peio sono tutti belli e curati, ma in particolare siamo rimasti affascinati dall' orto giardino di P.zza Monari, ricco e rigoglioso di ortaggi e fiori.  Piazza Monari Orto giardi

Peio

Immagine
Peio  VALORE  Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che. Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valor

Peio 3000 e Rifugio dello Scoiattolo

Immagine
Peio 3000 e Rifugio dello Scoiattolo Con biglietto unico, a Peio fonti, si prende la cabinovia fino al Rifugio dello Scoiattolo. Da lì si sale ancora con la funivia, per arrivare, effettuando un breve viaggio di circa 6 minuti fino in Val della Mita a quota 3000 metri. La funivia è un'opera moderna, realizzata nel 2011, sospesa su tiranti di acciaio. Sotto, nell'ultimo tratto ci sono speroni rocciosi e aspri. Salire è emozionante, anche se per un attimo spero che chi ha il compito della manutenzione, faccia sempre e comunque il proprio dovere. La cabina ha una capienza di cento persone! Arriviamo a Val della Mita intorno alle 9 del mattino. Il cielo è azzurro intenso e sgombro di nuvole. La visibilità è ottima per fortuna, visto che è uno splendido balcone sulle catene della Marmolada, sulle Dolomiti del Brenta, i gruppi Presanella e Adamello. Un rudere testimonia la presenza del vecchio rifugio Mantova, demolito e ricostruito sul Monte Vioz, proprio per fare posto al

Val Comasine e Malga Comasine

Immagine
Val Comasine e Malga   Comasine Nella diversità si trova l’armonia che ci collega ad ogni essere che ci sia. Se tutti insieme collaboriamo un mondo migliore abbiamo. Anthea Albano Partendo da Peio fonti, ci siamo diretti al Belvedere, dove abbiamo lasciato l'auto nella piazzola dell'albergo. Da lì era visibile l'imbocco del sentiero SAT 126 che comincia con una salita a stucco lunga diversi chilometri, in mezzo ad un bosco prevalentemente di Larici. Essendo poco frequentato non è molto curato e in parecchi tratti abbiamo trovato erba alta e un albero caduto che ostruiva due tratti del sentiero. Avendo camminato in molti percorsi nella zona, prima di questo, ben tenuti, la sua condizione ci ha stupiti al punto di segnalarla all' Ente Parco, sebbene non sia sotto la sua giurisdizione, ma sotto quella  della Sezione Alpina di Trento. Il sentiero, soprattutto dove costeggia il Rio Comasine è ricco di umidità e di vegetazione come il Cavolaccio alpin