ORTO BIOLOGICO

"Quando non ci sarò più io, comprerete anche l'aglio". 
Ti ricordi, cosa ci dicevi, osservando la poca attitudine che dimostravamo per l'orto e la coltivazione delle piante, presi come eravamo da altre faccende, che maliziosamente ci facevano l'occhiolino:  lo svago, le amicizie, gli amori?
Dell'orto apprezzavamo i sapori dei frutti che ogni giorno gustavamo a  tavola, meno l'impegno e la fatica che questo richiedeva, soprattutto d'estate, quando la terra arsa dal caldo aveva bisogno di essere dissetata.
Orto biologico presso l'Associazione Millefiori
Cetriolo francese
Zucchina


Il  fosso generoso scorreva ai piedi dei campi che cingevano la casa di Villa Palma e con una pompa che funzionava, quando voleva lei, dovevi portare su l'acqua, per decine di metri fino alle tue preziose piante. 
Ogni giorno. 



I tubi ingrigiti dall'uso, si snodavano su per i campi come lunghi serpenti.
Ma non era solo questo. 
Rosmarino
C'era da preparare il terreno. Togliere le erbe infestanti. Con la motozappa, far prendere aria alla terra, rivoltando le sue zolle. Seminare i semi dell'anno precedente, pazientemente recuperati. Pompare il verderame, con la pompa messa a mo' di zaino sulle spalle. 
Cetriolo
Concimi chimici per il terreno non ne usavi. Stallatico e cenere del camino erano i tuoi alleati, per fortificare le piante e difenderle dalle malattie e dai parassiti.
I risultati erano sempre quelli sperati.Il tuo orto era uno scrigno prezioso di cose buone, sane e belle.
Melanzana striata
Le fave, i piselli, i carciofi, la bieta, l'insalata, il radicchio, l'aglio, la cipolla, i pomodori cuore di bue che ti piacevano tanto, le "zucchette" che non amavi particolarmente, ma che piacevano a mamma, le zucche spinose, i cetrioli, le melanzane, i peperoni, la salvia, l'erba della Madonna, il rosmarino, il prezzemolo, il sedano, le patate ...
La terra, e il tuo lavoro erano il tuo orizzonte quotidiano.

E quanto amore in quello che facevi. Amore per il sano mangiare, per l'ambiente, per te, per noi.
Si amore. 
Il tempo dedicato all'orto, al frutteto, alla vigna, al grano lo strappavi al  tuo tempo libero, al riposo del  sabato e della domenica.
Forse non  sapevi usare  le parole per raccontarci tutto il bene che provavi per la tua famiglia, ma sapevi raccontarlo con i fatti, con la cura che mettevi nelle cose che facevi.

Pomodoro ciliegino
Sai, da marzo, quattordici anni da quando non ci sei più, con Fabrizio abbiamo preso un piccolo orto di ottanta metri quadrati (rispetto al tuo, un fazzoletto).
Per arrivare all'agognato raccolto, quanta fatica e quanto impegno!
Ma come facevi tu a conciliare tutto!?
Il freddo inaspettato, a primavera ci ha gelato le piantine di pomodori e cetrioli che presi dall'entusiasmo avevamo messo a dimora, forse un pò presto.
Gli afidi hanno colonizzato le fave e quando ci siamo resi conto della situazione poco abbiamo potuto fare per recuperare; la mistura lattiginosa di acqua e sapone di Marsiglia, spruzzata abbondantemente sulle piante, ha eliminato gli afidi ma non ha purtroppo salvato il raccolto. 
Insomma le fave se le sono mangiate loro... andrà meglio il prossimo anno.
Cipolle, aglio e scalogno (buonissimi) vanno piantati più vicini di come abbiamo fatto, in modo da avere il doppio del raccolto.
Anche con i piselli cosi, così ... 

Melone retato
E poi l'erba infestante ... quanta?! non si finisce mai di toglierla ...
In compenso i pomodori, datterini gialli, cuore di bue, san marzano, pachino, nero di Crimea, stanno portando risultati soddisfacenti; pensa anche le cornacchie ne sono ghiotte!
Per proteggerli dagli attacchi degli insetti abbiamo piantato tanto basilico, buono per fare barattoli di pesto.
Sai a proposito di pomodori, ho scoperto i pomodori d'inverno. 

Li conoscevi?
E poi le melanzane di tanti tipi, i peperoni, i peperoncini, le zucchine, i cetrioli italiani e francesi (addirittura!), i fagiolini, l'insalata, il radicchio, il sedano, il prezzemolo, l'erba cipollina, le carote, la maggiorana, il rosmarino, la salvia, l'erba della madonna,
il timo ...
Anguria

Fabrizio, poi, ha voluto sperimentare
i meloni e le angurie che sono nati e crescono molto bene. La curiosità di sapere se saranno dolci e croccanti è tanta.
L' euforia della  coltivazione,  ha coinvolto anche Luca che ha piantato una pianta di pomodori datterini, che sta crescendo rigogliosa e una pianta di melanzane striate: entrambe portano frutti gustosi, saporiti e soprattutto sani.
Il seme che hai seminato con il tuo esempio, ha portato frutto.
E' passato del tempo, forse troppo, ma è grazie a te, a quello che ti ho visto fare, se ogni giorno racconto l'ambiente e l'amore e il rispetto per lui a piccoli e grandi.
E' grazie a te che faccio l'orto con i bambini del laboratorio di educazione ambientale Aula Verde e anche il mosto dall'uva.
E' grazie a te che oggi si è concretizzata questa esperienza dell'orto con Fabrizio.
Quando c'eri tu, i pomodori sapevano di pomodoro, le albicocche di albicocca, le ciliegie di ciliegia: quei sapori, quei profumi, quei colori, quella consistenza non si  dimentica. 

Insalata lattuga

Li cerco, li desidero e quando li trovo li assaporo con gratitudine e nostalgia per i tempi in cui eri tu l'artefice di tanta bontà.
Ripetere oggi, i tuoi gesti, ricordare la tua esperienza, è un modo per pensare a te, accorciare il tempo e le distanze tra noi e onorare ciò che sei stato.
Il tempo dedicato  alla cura di un orto, che non prevede l'uso di diserbanti e concimi chimici, e   alla preparazione dei frutti raccolti, per gustarli al meglio, è un gesto d'amore verso  l'ambiente, me stessa e le persone a cui voglio bene.
Hai visto? Quest'anno l'aglio non lo compriamo.
Ciao papà











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