Montefeltro e dintorni 1 Sant'Agata Feltria

Montefeltro e dintorni 1
Sant'Agata Feltria


Volevo raccontare i quattro giorni, che io e Luca abbiamo trascorso, nel  Montefeltro con un unico post, ma mentre facevo la selezione delle tantissime foto che ho portato a casa di questa vacanza, ho deciso di dedicare ad ogni luogo un racconto, narrando più con le immagini che con le parole.

Sant'Agata Feltria







Le campagne

Le campagne che circondano il paese erano state imbiancate da un leggero strato di neve, che diffondeva tutt'intorno una temperatura, di quelle che arrossano le guance e la punta del naso. Nonostante il freddo, siamo stati accolti  da un cielo sereno, che ci ha spinto a sfruttare pienamente le ore di luce, per visitare tutti i luoghi che ci sono stati suggeriti dalla signora Margherita, del B&B.

Rocca Fregoso, oggi sede del museo La Rocca delle Fiabe

La struttura del centro abitato, con la Rocca Fregoso sulla sommità, sembra il set di un film da fiaba. La stessa sensazione deve averla avuta il Professor Antonio Faeti pedagogista e titolare della prima cattedra di Letteratura per l'Infanzia, presso l'Università di Bologna, che ha curato il Museo la Rocca delle Fiabe. Il progetto, dalla descrizione che ne fa il sito è accattivante. Purtroppo in quei giorni, la Rocca era chiusa per lavori.
Sarà l'occasione, per noi, per ritornare a Sant'Agata.





Il paese, visto dal Convento di San Girolamo

Piazza Garibaldi
Convento di San Girolamo,
oggi sede del Museo delle Arti Rurali

Girando per il paese, curato nei particolari, riceviamo netta la sensazione, che per i suoi abitanti, questi luoghi sono davvero preziosi. Lo sono talmente tanto, che lo stile di vita del passato, con tutti gli oggetti caratteristici di una vita prevalentemente agricola e manuale, sono stati raccolti, ad opera di un gruppo di volontari all'interno del Convento di San Girolamo, oggi trasformato in Museo delle Arti Rurali.





Filastrocca dei mestieri di Mario Lodi

Nelle diverse stanze del Convento, sono stati riprodotti tutti gli ambienti tipici degli antichi mestieri, con attrezzature in ottime condizioni e ben catalogate.
Molti di questi oggetti, oggi non si usano più, ma raccontano di una vita  operosa e basata sull'autoproduzione.
La maggior parte dei beni di consumo, un tempo erano prodotti fra le mura domestiche; per tutto il resto, ci si poteva rivolgere agli artigiani del paese.

La cantina




Il telaio

Il cucito

I curatori del museo, non si accontentano però, dei ricordi del passato. Vogliono conservare la memoria, ma desiderano che le antiche capacità manuali, possano dimorare anche nel presente e nel futuro. 
Per questo, organizzano laboratori in cui trasmettono ai più giovani, abilità che non vogliono siano dimenticate.
Musei di questo tipo ne ho visitati molti, girando per l'Italia, ma qui ho trovato qualcosa di particolare, che non avevo mai visto altrove: 
una sezione dedicata all'infanzia e all'istruzione.
Addirittura, è stata riprodotta un'aula scolastica con banchi, cattedra, bacchetta (sigh!), lavagna, abaco, corredo scolastico, giocattoli dell'epoca e libri.
Io e Luca, per un attimo abbiamo vestito gli abiti di maestra di altri tempi e di alunno.
 Quindi non solo lavori manuali, ma anche saper leggere, scrivere e far di conto, per educare i bambini ad essere cittadini del futuro, pienamente competenti

I giocattoli









Sezione Ragazzi: raccolta di libri

Luca sui banchi di scuola
Luca mi spiega l'Abaco



Maestra d'altri tempi
Lavoro manuale, istruzione e attenzione al mondo fantastico dei bambini. 
Il museo di Arti Rurali e la Rocca delle Fiabe, racchiudono un'attenzione notevole verso le necessità e le capacità degli individui nelle varie età.
D'altra parte, l'Emilia-Romagna, in campo educativo è stata e continua ad essere una regione leader in Italia, per quanto riguarda l'attenzione ai bambini e alla scuola.
Ma c'è spazio anche per lo sport, l'arte e il cinema.
Gli sci

Il corredo scolastico














La musica


La musica


Il presepe
E ovviamente attenzione per la spiritualità.
Il presepe, ampio e ricco di personaggi che si muovono meccanicamente, è ambientato nel paese di Sant'Agata e riproduce anche questo i mestieri e le occupazioni antiche. 
La Chiesa, con il tetto a travi e un'unica navata, è riccamente affrescata e in quei giorni ospitava una mostra.

Navata della Chiesa

Chiesa


Teatro Angelo Mariani

Altro gioiello di Sant'Agata  è il Teatro Angelo Mariani, totalmente realizzato in legno, in cui la Rai ha realizzato la registrazione della Divina Commedia, letta da Vittorio Gasmann.


Particolare

Tanto per rimanere in teme di favole, abbiamo piacevolmente pernottato presso il B&B Margherita le Fiabe, dove siamo stati accolti con gentilezza e calore, da parte di Margherita e Giancarlo.

B&B Margherita le Fiabe




Anche i sapori hanno contribuito a rendere piacevole la vacanza. Quando parliamo di Emilia  Romagna, per associazione pensiamo alla pastasciutta, ma abbiamo scoperto che non è soltanto questo.
Accanto ai primi piatti tipici, abbiamo trovato il Pecorino di Fossa dal gusto dolce e piccante, ottenuto dalla stagionatura in fosse di tufo o arenaria. Quello di Sant'Agata è stagionato nell'arenaria, roccia su cui poggia la Rocca Fregoso.
Nel breve periodo trascorso a Sant'Agata abbiamo gustato le prelibatezze dei tre ristoranti, di cui indico il link più sotto.
Nelle peculiarità che li caratterizzano, tutti e tre ci hanno proposto piatti in cui la tradizione e il gusto si incontrano per deliziare il palato.

Il Tulipano Nero
Il Falcon
Antenna dal Morino









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