Vallonina di Leonessa


VALLONINA di LEONESSA
Rieti
Il cielo è azzurro, la temperatura è tiepida e il sole splende alto nel cielo, facendo brillare come tanti diamanti la neve candida.
Calzo le ciaspole, pregustando la passeggiata, che a tratti proseguirà all'interno del bosco.
La vallata è tagliata in tutta la sua lunghezza, dalla strada che collega Leonessa al monte Terminillo. In inverno le abbondanti nevicate, mantenute da una temperatura generalmente bassa e dalla posizione a nord, la trasformano in pista da sci di fondo.
La faggeta è completamente spoglia di foglie, e i rami si innalzano al cielo come braccia nude e sottili. Soltanto qualche pollone conserva ancora le foglie, ormai color nocciola. I tronchi affondano nel manto di neve, come tanti spilli su di un cuscino.


A tratti ciaspolo sulla pista battuta da poco, camminando di lato, attenta a non rovinarla.
A tratti entro nel bosco. Mi soffermo sui particolari. Scatto foto, molte. 
Mi tranquillizza vedere  che i licheni  hanno colonizzato le cortecce degli alberi. Alcuni sono Crostosi, altri Frutticosi, altri ancora Fogliosi. In montagna se ne trovano molti, e non è difficile capire il perché.
Essendo bioindicatori della qualità dell'aria, testimoniano con la loro presenza, che questo luogo è assolutamente adatto alla vita.
Qui, le attività antropiche sono davvero minime e le auto percorrono questa strada soltanto alcuni mesi l'anno, quando è libera dalla neve. 

Lichene Polmonario




Di proposito torno a vedere il Lichene della foto sopra,  diverso dagli altri. E' presente soltanto sul tronco di un faggio del camposcuola. Proprio per la sua unicità, aveva attirato la mia attenzione anche l'estate scorsa.

Lichene Crostoso

Licheni Fogliosi e Frutticosi
Continuo la passeggiata, procedendo secondo il mio ritmo, mentre Luca fa salite e discese con i suoi sci da fondo.







All'ombra, sotto le ciaspole, la neve scrocchia. Le temperature miti del giorno l'hanno sciolta più volte e quelle rigide della notte l'hanno congelata più volte, rendendola dura come il vetro.
Quella al sole, invece, è "papposa".

I tronchi affondano nella neve come spilli su di un cuscino





Minimi i suoni. Qualche uccellino cinguetta, volando di ramo in ramo. Poche le persone che sciano o passeggiano. Un aeroplano sorvola  il Monte Terminillo. Per la maggior parte del tempo regna un grande silenzio.

I rami si innalzano al cielo come braccia nude e sottili








La sgambata a contatto con la natura, con il bosco e la neve, ha il potere di rilassare il pensiero e alleggerire le ansie. Adesso molte cose appaiono diverse e anche più chiare.






E' il momento di riposarsi, sotto un vecchio faggio, seduta sulle sue radici possenti e sicure, approfittando del calore del sole che fa somigliare questa giornata di fine gennaio a una giornata di primavera.



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