Castello Borgo San Pancrazio di Amelia

Giornate FAI di Pimavera


Castello Borgo San Pancrazio di Amelia

"Nella vasta piana compresa tra Amelia e Giove, segnata dal corso delle acque del Rio Grande, tra l'alternarsi di rilievi collinari dai quali si godono ampie visuali di paesaggio, sorge il Borgo di San Pancrazio, tra i più antichi insediamenti del territorio."
 Michele Giorgini

Complesso del Borgo





















In un pomeriggio di sole, percorriamo volentieri il chilometro e mezzo nella natura, che dalla strada ci conduce al Borgo. Ad accoglierci un largo spiazzo, l'aia di quello che durante il secolo scorso è diventato il nucleo di riferimento delle attività agrarie della proprietà e della mezzadria.

Cascina adibita a studio

Dobbiamo attendere per entrare e quindi abbiamo il tempo di guardarci intorno. Alla nostra destra c'è un fienile completamente ristrutturato, con ampie vetrate al posto delle pareti. Apprendiamo più tardi che è lo spazio dedicato dai  padroni di casa, il regista  di teatro Peter Stein e l'attrice Maddalena Crippa,  alla progettazione teatrale e al lavoro artistico.
Una curiosità: i fienili tipici umbri sono realizzati in pietra, mentre questo è in mattoncini secondo la tradizione del settentrione. Molto probabilmente i contadini che hanno stabilito in questi luoghi la loro residenza,  erano emigranti veneti.

La nostra guida, una volontaria del FAI, ci spiega che il primo insediamento si ebbe tra il sesto e settimo secolo, quando a causa delle conquiste longobarde, fu necessario realizzare un nucleo fortificato per difendere il corridoio bizantino.

L'antica torre
La cappella trasformata in abitazione

Da fortezza, ad insediamento rurale, fino al totale abbandono.
E abbandonati erano questi luoghi quando furono visti dall'attuale proprietario, che se ne è innamorato fino da acquistarlo e ristrutturarlo, rispettandone le caratteristiche originali.
La valorizzazione del borgo passa attraverso il connubio di storia, arte e natura, perché la proprietà è si punto di riferimento degli artisti che lavorano con il regista e sua moglie, ma anche azienda agricola, composta da circa centosettanta ettari di uliveti, vigneti, frutteti, boschi, di cui si prendono cura gli stessi proprietari.

Il Castello e residenza padronale
Seguendo la nostra guida, entriamo nelle stanze del castello e quindi nella vita intima e quotidiana dei proprietari.
L'interno ha ricevuto un restauro conservativo, rispettoso del disegno originale e delle caratteristiche intrinseche di borgo agricolo, impreziosito dalla scelta di un arredamento semplice, garbato e caldo.
Salottino

Sala da pranzo


Stanza relax
La casa è veramente accogliente, ma ciò che mi rapisce è il salotto con soppalco adibito a libreria, con migliaia di volumi a riempire i mobili che rivestono le pareti.

Soppalco con libreria




Esterno e panorama
Il complesso dagli orti

Lo stagno

Lo spazio esterno non è da meno per suggestione, con un percorso nel verde, in cui si alternano roseti, erbe aromatiche, un lavatoio e un canneto che custodisce uno stagno, balneabile in estate.
Un luogo così antico e ricco di storia, idealmente è un patrimonio di tutti ed è bello che in alcune occasioni, ne vengano aperte le porte.
"San Pancrazio è un luogo agricolo-teatrale, in cui ci si unisce nel lavoro per un periodo, allontanandosi totalmente da ciò che facciamo per tutto l'anno. Si sta insieme nella natura, tra gli alberi che ti accarezzano, si crea un'atmosfera unica, commovente. Mangiamo insieme, lavoriamo insieme, ci riposiamo insieme: sono ritmi ottocenteschi che non fanno più parte della nostra vita. E condividerli con gli amici è qualcosa che ti tocca nel profondo." Peter Stein

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