La sella tra Monte Fionchi e Monte Solenne



La sella tra Monte Fionchi e Monte Solenne


E' una soleggiata e calda mattinata di inizio giugno, ideale per trascorrere qualche ora all'aria aperta a respirare a pieni polmoni e a riempirsi gli occhi della natura che finalmente sta esplodendo in colori e profumi.
Da Ferentillo arriviamo sulla sella. La strada è praticamene deserta. 
Il proprietario di un orto si riposa all'ombra e pur non conoscendoci, ci saluta con la mano. Usciti dalla città il rapporto con l'altro esiste ancora e spinge al saluto, senza chiedere chi sei.
Nessuna abitazione, tranne uno stazzo solitario.

La vegetazione spontanea ha rinnovato anche quest'anno il suo miracolo. Solo terra, sole e pioggia hanno contribuito. Nessuna mano umana. La natura non ha bisogno dell'uomo per fare il suo corso. Anzi viene il sospetto che senza di noi farebbe anche meglio.

Il calore del sole libera dai fiori gialli di Ginestra comune effluvi di profumo e la leggera brezza li diffonde nell'aria.
Percorrendo la carrareccia ampia e bianca, gli occhi si posano sui cigli della strada dove predomina il giallo delle Enule montane,  della Cornetta minima, dei Crescioni selvatici e del Ginestrino comune.

Inula montana o Enula montana

Ginestrino comune
Delicati Ornithogalum umbellatum L. bianchi fanno capolino tra le foglie secche di Quercia; Piantaggini pelose e Manine rosee si ergono dritte come fusi.
Il rosa e il viola lo donano la  Saponaria rossa, la Vecciail Cipollaccio, la Borraggine selvatica e i Cardi.

Saponaria ocymoides o Saponaria rossa


Carduus o Cardo










Cespugli di Rosa canina, sia bianca che rosa, un pò quà, un pò là.

Rosa canina

















Due Macaoni disegnano circonferenze oblique nell'aria. Si rincorrono. A volte volano insieme. 
Ovunque Cavolaie maggiori, farfalle Icaro, farfalle Occhio di pavone, farfalle Vanessa del cardo, si cibano alla tavola imbandita dalla natura
E poi il bosco di Querce, Aceri comuni e Olmi bianchi ombreggia i nostri passi proteggendoci dal caldo di mezzogiorno. 
Uccelli dialogano fra un albero e l'altro. A quale specie appartengono è difficile dirlo: da queste parti è di casa il Falco Pellegrino e il Biancone, un grande rapace cacciatore di serpenti. Meno male!


















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