Rifugio Guido Larcher e giro dei laghi


Da Cogolo si sale percorrendo una strada asfaltata e stretta fino al parcheggio, a pagamento, della Centrale Idroelettrica di Malga Mare.
Il percorso per i laghi e il rifugio è un percorso ad anello che parte da Malga Mare e può essere imboccato dal sentiero N. 123 oppure dal N. 102. Noi siamo saliti dal sentiero CAI-SAT N. 102 che si snoda attraverso un bosco di Larici e Cembri e a tratti è interrotto da cascate alimentate dallo scioglimento del ghiaccio e dalle abbondanti precipitazioni di neve invernale e dalla pioggia primaverile ed estiva. Scendendo lambiscono la roccia con un fragore che copre tutti gli altri suoni e rumori e che ci ha accompagnato in quasi tutte le passeggiate fatte in queste zone. Lambendo la roccia, alcune scendono fino a valle, altre hanno potenza e vita più breve. Tutte terminano la loro discesa dentro a laghi, piccoli e grandi.
Usciti dal bosco, abbiamo attraversato i pascoli di Val Venezia, circondato dalle immense vette della Vedretta de la Mare,  del Cevedale, del Palon de la Mare e del Vioz.
In lontananza a destra, piccolo piccolo il rifugio Larcher ci aspetta.
La salita è costante. La prima meta è davanti a noi. Mi fermo più volte a riprendere fiato e a riempire gli occhi con quanto ho intorno, in umile silenzio. Sono una piccola parte del tutto. Questa consapevolezza non mi abbandona.
Arriviamo al rifugio, dove facciamo una breve sosta. Entriamo anche. E' stato ristrutturato da poco e nonostante sia a 2608 metri, e raggiungibile a piedi o in elicottero, l'arredamento di buon gusto, caldo e accogliente fa concorrenza a molti ristoranti di città.
Riprendiamo il cammino percorrendo il sentiero N. 104 per il lago della   Marmotta. Continuiamo il percorso imboccando il sentiero N. 123, quasi interamente pianeggiante, comodo e panoramicissimo, tanto da fermarci più volte per scattare delle foto. Oltrepassiamo lago Lungo, più in basso rispetto al sentiero per arrivare a lago Nero, quando ormai le nuvole cominciano ad affacciarsi in cielo. Ci giriamo attorno per ammirare il monte Vioz che si specchia fra le sue acque.
Più avanti, il rumore di acqua che scroscia ci annuncia il torrente Careser che alimenta l'omonimo lago, realizzato artificialmente con uno sbarramento imponente. Attraversiamo la diga passando sul coronamento della stessa e da lì ridiscendiamo percorrendo un sentiero ciottoloso, per poi addentrarci nel bosco e tornare al punto di partenza: Malga Mare.
Questa è un'escursione che impegna l'intera giornata, con un dislivello in salita di 732 metri per un totale di 12,5 chilometri. 

Malga Mare






















Cascata lungo il percorso














































Lago alpino



Monte Vioz

Val Venezia

Lichene
Lichene



Rifugio Guido Larcher






Lago della Marmotta

Lago della Marmotta

Lago Lungo

Lago Nero

Lago Nero con Monte Vioz che si specchia

Lago del Careser

Diga



Pennacchi guainati o Eriophorum vaginatum L.







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